L'ideatore dei moderni giochi olimpici, il barone Pierre De Coubertain, viene ancora nominato quasi per consolare chi non riesce ad ottenere una vittoria nello sport; da bambini nelle scuole ci hanno insegnato il famoso principo per cui il partecipare é l'unica meta cui ambire in una manifestazione sportiva ma é anche vero che, subito fuori dall'aula, nelle interminabili sfide a pallone, ci "scannavamo" per riuscire a vincere e poter prenderci gioco dei perdenti.
Anche da grandi, difficilmente ci é capitato di assistere a gare sportive dove non ci fosse, in modo piú o meno manifesto, la voglia di battere l'avversario.
È tutto talmente vero che ha fatto poca fatica ad affermarsi la notizia che esiste una squadra di calcio, la Excelsior di Bolzano, che consente a tutti, ma veramente a tutti di avvicinarsi al calcio e di poter giocare nella squadra godendo delle stesse possibilitá di tutti gli altri con un turn over che prevederebbe addirittura la conta dei minuti di impiego in campo per ciascun atleta.
Il risultato? Tutti hanno la possibilitá di giocare in un campionato contribuendo alle fortune, in veritá molto scarse, della propria squadra. Tutto ció avviene da dodici anni con un bottino di risultati praticamente nullo.
Forse De Coubertain avrebbe trovato oggi a Bolzano la prima vera legittimitá del suo aforisma ma in effetti é proprio quello che il barone avrebbe voluto?
Alberto Mangano
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