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sabato 9 novembre 2013

Addio Matteo!


Addio Matteo!

Quando ci lascia una persona che conosciamo, che abbandona una giovane famiglia nel bel mezzo del proprio percorso di vita, restiamo sempre attoniti e sicuramente tristi. 
Nel caso di Matteo Amoruso tutti noi che siamo vicini alle cose del calcio abbiamo perso anche la sua quotidianitá, il suo saluto e la sua periodica chiacchierata ovviamente nei pressi dello Zaccheria. Per noi era praticamente normale incontarlo lí, da anni, perché la sua passione la sapeva vivere quotidianamente.
Molto spesso si parla e si discute del tifoso occasionale, del tifoso opportunista, del tifoso che frequenta lo stadio quando tutto gira nel verso giusto: bene, questo tifoso é l'esatto contrario di quello che nella sua breve vita é stato Matteo, un tifoso presente nelle grandi sfide di serie A ma che era davanti allo stadio anche quando c'erano i fallimenti, le retrocessioni, i cortei contro gli imprenditori sordi... Matteo era sempre lá con un cuore rossonero che pulsava ininterrottamente e non a convenienza: questo per noi, per tanti di noi resta un valore, un valore di attaccamento alla propria terra con l'orgoglio di chi ha fatto sí che oggi si possa parlare della "piazza di Foggia", quella tanto ambita dai protagonisti del calcio.
Credetemi, non sono parole di circostanza ma parole sentite e dette da chi lo ha visto forse l'altro ieri, forse una settimana fa ma comunque da uno che sapeva perfettamente che Matteo era sempre lá e che se lo stadio un giorno non avesse avuto nemmeno uno spettatore, sappiamo che Matteo sarebbe stato forse tra gli ultimi ad uscire da quel cancello.
Ho tanti ricordi di Matteo, potrei raccontare della nostra ultima chiacchierata, o forse della prima ma non servirebbe ad aggiungere nulla in piú a quello che tutti i tifosi del Foggia gli riconoscono a maggior ragione oggi che ci ha lasciato. 
Ho voglia solo di abbracciarti, caro Matteo, di sperare che la tua vita non si sia spenta su una balorda strada di provincia e che un giorno potremo sicuramente incontrarci per poter continuare la nostra chiacchierata.

Alberto Mangano

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