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domenica 23 febbraio 2014

Una campagna elettorale vissuta dal pc di casa

Ormai il mondo virtuale che tutti condannano ma che tutti, chi più o chi meno, frequentiamo, si sta impossessando del nostro fare quotidiano e sta condizionando il nostro modo di essere. Cinque anni fa la campagna elettorale per le amministrative a Foggia fu ancora vissuta tradizionalmente, per le strade, con i comizi e incontrando la gente poichè i social network vivevano a margine della vita reale che, in ogni caso, veniva ancora preferita.
Lungi da me affrontare problemi di carattere sociologico e sull'opportunità di affidarsi alle tastiere da casa piuttosto che alle strette di mano ma di fatto, a tre mesi dal voto, sembra che il confronto si stia sviluppando molto più su facebook che per la strada.
Dietro le tastiere si diventa leoni, manca l'emozione, non intervengono gli sguardi e quindi di conseguenza anche i freni inibitori hanno difficoltà a controllare impulsi e istinti che fanno inevitabilmente innalzare i toni.
Ormai, ogni volta che si accende il pc, si ascoltano "grida" da una parte e dall'altra, con accuse, supposizioni e illazioni che, indipendentemente dalla loro veridicità , mettono a nudo un modo di fare politica che allontanerà sempre più gente ed elettori dalla stessa ma soprattutto cercherà di uniformare tutti ad uno stesso standard che è quanto di peggio si possa offrire a chi ha veramente a cuore le sorti di questa città.
Facebook nasce come uno svago, ben venga un confronto sui temi e sui programmi, ben vengano anche sfottò e satira, ma quando, come si dice dalle nostre parti, ci si cantano le corna l'uno dell'altro, non vince nessuno e tutti fanno più di un passo all'indietro.
Siamo condannati a tre mesi ancora attaccati ad un pc, per provare a restare in questo gioco, nel veder svegliare un mondo che ha dormito sino ad ieri e che di colpo si riversa sulle bacheche di tutti ed in tutti i contesti virtuali, a volte con la sensazione di voler dimostrare di essere ancora vivo.
Probabilmente non si potrà tornare più indietro, la macchina è ormai partita ma, forse, tutti insieme, si può provare a proporre più che a distruggere, a elencare quello che si è fatto invece di accusare chi non ha fatto, perchè non è con il post avvelenato o con l'infamia che si arriva alla gente: quest'ultima è da tempo che ha imparato a leggere e a scrivere!!!

Alberto Mangano

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