Sono anni che frequento due colonne portanti dell'AVIS foggiana, due personaggi che si sono fortemente adoprati affinchè Foggia risultasse una delle belle realtà in termini di donazione di sangue, Filippo Fedele e Maurizio D'Andrea.
Nei nostri periodici incontri li ho spesso sentiti parlare di incontri, di promozioni, di voglia di superare un'asticella posizionata già abbastanza in alto, soprattutto nei mesi estivi, quando aumenta la necessità e diminuiscono le donazioni.
Li ho sempre ascoltati con distacco, lo ammetto, ma sentivo che forse anche io potevo impegnarmi per fare qualcosa di concreto. Alle volte, diciamocela tutta, ti prende la pigrizia, vorresti impegnarti ma decidi di rimandare il tutto più in là, fin quando capisci che forse la tua comunità ha bisogno anche di te.
E allora, accompagnato da Maurizio, in una caldissima mattina di luglio mi sono recato alla Banca del sangue di Foggia e, in compagnia di chiacchiere e risate da parte del personale, il tempo per donare la mia prima sacca di sangue è volato. Forse 15 minuti, forse 20, in ogni caso non me ne sono accorto. Subito dopo una colazione al bar e la mia vita, nonostante i 40 gradi, è continuata come una giornata qualsiasi. Tutto molto più semplice di quanto si possa immaginare.
Ho incontrato altri donatori, quelli che magari avevano già trascorso decine e decine di quei giorni, ho chiacchierato con loro mentre, impettito, mi sentivo come un boy scout alla propria buona azione quotidiana.
Ho capito di aver perso occasioni in passato, ma ho anche realizzato che non è mai troppo tardi per sentirsi utile soprattutto quando la gente va in ferie e le donazioni scarseggianole necessità. Questo può essere il momento giusto, questa è l'occasione per sentirsi bene con se stessi, questo è il periodo in cui le richieste, purtroppo, non scemano.
Per me, sono certo, questa sarà la prima di una lunga serie di donazioni e spero di riuscire a portare con me altra gente perchè donare senza privarsi di nulla è un privilegio che voglio far vivere a tante altre persone certamente normali come me.
Grazie Maurizio e grazie Filippo!
Alberto Mangano
Una donazione in un clima disteso e sereno