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lunedì 13 ottobre 2014

Che fine ha fatto la democrazia?


Da oggi abbiamo a Foggia un Presidente della Provincia ed una amministrazione provinciale ma, a differenza di tante elezioni, i nomi degli eletti li abbiamo conosciuti alla fine della competizione elettorale in quanto gli elettori erano tutti eleggibili e non hanno avuto la necessitá, come in altre competizioni, di far conoscere il proprio programma e le proprie intenzioni future.
Quindi, per chi non lo avesse ancora inteso, la legge consente solo ai consiglieri comunali di poter esercitare il diritto di voto, avendo noi dato mandato, mandandoli al comune, di poter occuparsi anche dei problemi della provincia.
In uno stato che ha dato la possibilitá dell'elezione diretta del sindaco e che dà la possibilitá ai cittadini di potersi confrontare su ideologie e programmi, queste elezioni hanno rappresentato un notevole passo indietro in termini di democrazia partecipativa, quella democrazia conquistata dai nostri antenati.
Probabilmente questa é la legittimazione del politico di professione che si deve occupare di piú cose contemporaneamente; se piú persone invece si occupassero di piú cose, ci sarebbe almeno la grande possibilità del confronto, e soprattutto ci sarebbe la volontá popolare che dovrebbe restare sovrana in un paese che si rispetti.

Alberto Mangano

venerdì 3 ottobre 2014

Gino Lisa, un altro brutto colpo!


Il Gino Lisa bocciato é l'ennesimo colpo inferto ad una cittá ed una provincia intera sofferente: basta girare per Foggia per notare quante saracinesche sono tristemente abbassate e per capire quindi come l'isolamento derivato dalla decisione del Ministero possa contribuire ad affossare una economia praticamente agonizzante.
Se a questo si aggiunge che neanche i recenti danni derivanti dall'alluvione sul Gargano siano riusciti a convincere sulla bontá di una scelta che avrebbe potuto tentare di invertire una tendenza spaventosa e fortemente preoccupante, il quadro risulta fortemente allarmante.
Saranno fondamentali i prossimi tre mesi nei quali la Regione Puglia potrebbe tentare di proporre un piano industriale convincente affinché la decisione possa essere rivalutata; in quest'ottica oggi la palla passa inevitabilmente ai rappresentanti regionali foggiani in via Capruzzi i quali, uniti da uno spirito di appartenenza, dovrebbero quasi consorziarsi per il bene della comunitá che oggi rappresentano: in questi casi un po' di sano campanilismo tra i banchi della maggioranza e della minoranza risulta essere necessario.
Aspettare altri tre anni per la nuova mappatura aeroportuale italiana potrebbe essere terribilmente deleterio per la rinascita del territorio e allontanerebbe ancora di piú quel po' di imprenditorialitá che cerca ancora di resistere.
La campagna elettorale per il prossimo Consiglio Regionale puó e deve partire da oggi.

Alberto Mangano