Ogni amministrazione ha bisogno del giusto tempo per dimostrare il proprio valore, per farsi apprezzare, in definitiva per farsi giudicare.
La nuova guida della cittá, quella che é stata determinata dalle scelte popolari del 26 maggio e del 9 giugno e successivamente dalle scelte del neo sindaco Franco Landella nella composizione della giunta, avranno sicuramente tanto tempo per realizzare quello che é stato promesso in campagna elettorale, ma certamente qualcosa di positivo ha cominciato a farlo: la vasta eco prodotta subito dopo la festa patronale della cittá ha sicuramente fatto registrare un punto a favore del nuovo sindaco.
Sia ben chiaro, per non essere clamorosamente fraintesi, Foggia é una cittá con mille problemi che vanno dalla sistemazione delle strade alla delinquenza piú o meno organizzata che merita un'attenzione che vada oltre le competenze municipali, dalla pubblica illuminazione sino alla difficoltá di integrazione delle diverse etníe, ma nei giorni di Ferragosto puó considerarsi raggiunto un buon risultato: la popolazione é rimasta soddisfatta.
Avvicinare i foggiani alle tradizioni, alle proprie origini significa cominciare un percorso che possa portare piano piano ad una voglia di appartenenza, ad una foggianitá che possa avvicinare la gente alla propria terra.
Questa puó essere la strada perché ciascuno, nel proprio piccolo, possa combattere, con l'orgoglio di essere foggiano, qualunque evento che possa portare in una direzione sbagliata.
Sembrerá strano ma proprio andare incontro alla propria popolazione, cercare di essere dalla parte della gente, possono rappresentare quella necessitá di riavvicinare la cittá reale a quella legale, per cercare di camminare insieme in un percorso difficile e tortuoso dove, anche una semplice e ludica manifestazione, puó rappresentare un passo importante e fruttuoso.
Alberto Mangano